Secondo le rilevazioni dell’Istat, a maggio la produzione torna a crescere, segnando quota +0,7% rispetto al mese precedente.
Un dato senz’altro positivo, anche se ancora ben lontano dai livelli di crescita di cui il Paese avrebbe bisogno.
Sono ancora numerose, infatti, le famiglie che vivono situazioni di profondo disagio.
Nonostante la timida diminuzione del tasso di disoccupazione negli ultimi mesi, la mancanza di lavoro continua a rappresentare il principale problema del Paese, per giovani e meno giovani: basti pensare a tutti quei nuclei familiari in cui un genitore è disoccupato o in cui sono invece figli o nipoti a non avere un’occupazione.
Una situazione di difficoltà accentuata dal fatto che, come abbiamo segnalato da tempo, la spesa sta crescendo più rapidamente rispetto al reddito medio: se quest’ultimo dal 2013 al 2018 è aumentato del +4,4%, la spesa è cresciuta del +6,4%.
Di fronte a questi dati è evidente la necessità di avviare un deciso miglioramento nella qualità della vita dei cittadini, attraverso un serio rilancio dell’occupazione e degli investimenti per lo sviluppo: operazioni non più rinviabili se si vuole veramente imprimere all’intero sistema economico una nuova crescita, che abbia carattere stabile e strutturale.
“Gli andamenti riportati oggi dall’Istat sono diretta conseguenza delle debolezze segnate sul fronte della domanda interna. In quest’ottica, se si vuole dare una vera svolta in direzione della crescita, servono prima di tutto risposte concrete alle carenze sul piano occupazionale, specialmente per quanto riguarda la qualità del lavoro.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.