Il decreto che prevede la riforma della normativa sul telemarketing per contrastare le condotte selvagge degli operatori di call-center, presentato durante la precedente legislatura, è bloccato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Governo, già da alcuni mesi, doveva intervenire per rendere effettive le nuove garanzie per gli utenti, previste dal DDL “Nuove norme sul telemarketing”, approvato dal Parlamento a Dicembre 2017.
È necessario che non si perda tempo nel portare a termine l’iter legislativo della riforma che, seppur con alcuni limiti, prevede alcune rilevanti novità, come la possibilità di iscrivere nel Registro delle Opposizioni anche i numeri riservati e quelli dei cellulari, ma anche la possibilità di chiedere la cancellazione del consenso, prestato in precedenza, ad essere contattati per fini commerciali.
La notizia del blocco desta preoccupazione e contrarietà, anche e soprattutto perché crea un vuoto normativo circa la tutela del diritto costituzionale della riservatezza degli utenti, autorizzando, in tal modo, le telefonate promozionali senza alcun controllo e senza porre alcun argine o rimedio a favore degli utenti.
Sollecitiamo il Governo a procedere alla definizione della riforma, sbloccando una norma fondamentale per garantire le giuste tutele agli utenti, offrendo loro tutti gli strumenti per contrastare gli abusi delle aziende che attraverso tale canale vendono contratti non richiesti e adottano innumerevoli pratiche commerciali scorrette.