Accogliamo con favore le dichiarazioni effettuate oggi dall’On. Barbara Saltamartini, Presidente della Commissione Attività produttive alla Camera, che ha affermato come: “Anche i dati emersi in Commissione Attività Produttive della Camera ci dicono con chiarezza che è necessario rivedere le modalità di fruizione del bonus sociale elettrico per le famiglie indigenti.”
Un problema che da tempo sottolineiamo, mettendo in luce come l’iter per la richiesta sia tanto complesso da scoraggiare molti cittadini dall’effettuarne la richiesta o il rinnovo.
In tal senso abbiamo chiesto di prevedere un meccanismo automatico per l’erogazione, reso possibile dall’incrocio dei dati sull’Isee dell’Inps e del Sistema Informativo Integrato gestito dall’Acquirente Unico.
“Per questo occorre intervenire affinché, anche attraverso un sistema di automatismi, chiunque ne abbia diritto possa vedersi riconosciuto il bonus direttamente nella bolletta elettrica.” – Afferma l’On. Saltamartini, che si auspica che il Governo inserisca tale proposta nella Legge di Bilancio in discussione proprio in queste ore alla Camera.
Un provvedimento indispensabile e dovuto, che si tradurrebbe in un importante strumento di sostegno alle famiglie in difficoltà, aiutandole a far fronte alle spese per le bollette di energia e gas che si prospettano in aumento.
Rimane aperta, inoltre, la questione dei famigerati oneri di sistema che appesantiscono le bollette delle famiglie. In merito a tale argomento abbiamo avviato una campagna di raccolta firme, Consegnate al presidente della X Commissione Industria al Senato, per rivendicare una riforma generale degli oneri, eliminando le voci più inspiegabili ed anacronistiche. A questo proposito esprimiamo forte preoccupazione per quanto espresso dall’Art. 57 della legge di Stabilità, che, secondo le prime bozze in circolazione, prevede non solo il mantenimento in bolletta degli oneri di sistema, ma anche lo spostamento degli importi ricavati da parte delle componenti verso il capitolo delle entrate senza destinazione, trasformandosi in una vera e propria tassa inversamente proporzionale alla capacità reddituale dei cittadini. Gli oneri di sistema, secondo questo scriteriato disegno, si trasformerebbero così in una nuova fonte a cui attingere in maniera indiscriminata per mettere in atto le misure di sostegno promesse dal Governo, a spese di tutti i cittadini.
Una condotta inqualificabile, che rappresenterebbe l’ennesima beffa a danno delle famiglie.