Sono passati quasi dieci anni dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo e altri due dal sisma che ha sconvolto il Centro Italia ma sul fronte della ricostruzione, purtroppo, resta ancora molto da fare. A subire le conseguenze di ritardi, lungaggini burocratiche e immobilismi politici sono ovviamente i cittadini, che continuano a vivere una situazione a dir poco drammatica.
E’ inaccettabile che a livello locale così come sul piano nazionale si continui, di fatto, ad ignorare la questione della ricostruzione, che invece avrebbe già dovuto essere ampiamente risolta. Federconsumatori, pertanto, manifesta la massima solidarietà e vicinanza alle donne delle zone del Centro Italia colpite dai terremoti nel 2009, nel 2016 e nel 2017 che, incuranti delle rigide temperature, hanno organizzato una marcia di 35 chilometri proprio per denunciare la lentezza delle procedure di ricostruzione in Abruzzo e l’assenza pressoché totale di un piano di ricostruzione nei territori devastati dai terremoti più recenti.
Al momento i componenti del Governo sembrano più preoccupati di risolvere le loro incomprensioni interne che non di occuparsi del benessere del Paese e dei cittadini e ciò che sta accadendo ne è la sconcertante dimostrazione. Si tratta di una questione gravissima, a cui è necessario porre rimedio con la massima urgenza: non si può e non si deve giocare con la vita e la sicurezza dei cittadini ed è necessario intervenire immediatamente per risolvere la situazione.