Sono stati appena comunicati dall’ARERA gli aggiornamenti delle tariffe di energia elettrica e gas del mercato tutelato per il primo trimestre del 2019: -0,08% per la luce e +2,3% per il gas.
Stando a quanto precisato dall’Autorità, risultano determinanti da una parte la diminuzione dei costi per l’approvvigionamento di energia elettrica e dall’altra l’aumento della spesa della materia prima per quanto riguarda il gas.
Si calcola che nel periodo compreso tra il 1 aprile 2018 e il 31 marzo 2019 una famiglia-tipo spenderà 560,2 Euro per l’energia elettrica e 1.150 Euro per il gas.
Un aggiornamento, questo, non certo positivo per gli utenti. La flessione relativa ai costi dell’energia elettrica è minimo e per contro si verificherà un incremento della bolletta del gas proprio nel periodo invernale, quindi nel periodo dell’anno in cui si fa un maggiore utilizzo di questo servizio. Consideriamo inoltre che all’inizio del 2019 gli utenti dovranno ancora ammortizzare non solo le spese connesse alle festività natalizie ma anche per i costi relativi a tasse, visite mediche, mutui e rate la cui scadenza è coincisa con la fine dell’anno.
Al di là degli aumenti e delle diminuzioni, il vero problema comunque è la scarsa equità del meccanismo degli oneri di sistema, che rappresentano delle vere e proprie tasse occulte: gli utenti continuano infatti a sostenere i costi per gli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili, alle agevolazioni dirette alle imprese energivore, per lo smantellamento delle centrali nucleari e per le tariffe speciali a favore delle ferrovie.
“Nell’attuale quadro delle tariffe di energia e gas risulta inoltre fondamentale studiare e mettere in atto una modifica del sistema di erogazione del bonus energia e del bonus gas. Le procedure sono ancora troppo complesse e, di fatto, limitano il ricorso a tali agevolazioni da parte degli aventi diritto” – dichiara Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.