A novembre 2018 le vendite sono aumentate del +1,6% su base annua, mentre solo del +0,7% rispetto al mese precedente.
A fornire una spinta al commercio, soprattutto dei beni non alimentari, a parere dell’Istat sono state le vendite del Black Friday e quelle relative al periodo pre-natalizio.
Se è vero che si tratta di percentuali positive, è comunque opportuno tenere presente che questo accenno di ripresa si rivela ancora troppo altalenante e fragile per poter essere considerato un segno di ripresa.
Basta guardare ai dati relativi al PIL, che rilevano una significativa riduzione del 2018 il PIL +1,1% rispetto al 2017 quando si attestava al +1,6%.
Con un andamento dei consumi ancora incerto e i redditi che crescono in misura insufficiente rispetto ai prezzi, è facilmente comprensibile la condizione di difficoltà in cui le famiglie si trovano.
“Situazione di fronte alla quale le promesse del Governo rischiano di rivelarsi solo degli sterili palliativi del tutto inadeguati a contrastare in maniera efficace e risolutiva la grave emergenza occupazionale che investe il nostro Paese, con un tasso di disoccupazione al ancora elevato, soprattutto quello di disoccupazione giovanile, che a novembre 2018 si attesta al 31,6%.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
Il sistema economico ha assoluta necessità di ricevere una spinta che consenta di compiere un vero salto di qualità, attraverso misure strutturali, che rilancino il potere di acquisto e che restituiscano nuova linfa al sistema economico attraverso investimenti per la crescita, la ricerca e lo sviluppo.