Sono stati appena resi noti i dati dell’ultimo report Istat “La struttura del costo del lavoro in Italia”, relativo al 2016. L’Istituto di Statistica ha riscontrato che la retribuzione media oraria nel nostro Paese, pari a poco meno di 20 euro, si colloca al di sotto della media dei Paesi europei, che invece supera i 21,50 euro.
Le cifre, purtroppo, non sono confortanti, e dimostrano che, come abbiamo già denunciato in più occasioni nei mesi scorsi, il reddito non cresce in misura proporzionale ai prezzi. L’aumento del costo della vita determina un notevole impoverimento delle famiglie proprio perché l’andamento del reddito non è adeguato: dal 2013 al 2018 abbiamo registrato una crescita del reddito medio del +4,4% (3,8% al netto dell’inflazione), mentre l’incremento della spesa è stato del +6,4%.
Se oltre a questo si considerano anche i dati non certo rosei relativi all’occupazione, in cui spicca la sempre più estesa diffusione del lavoro precario, non sorprende che le famiglie continuino ad attraversare ancora momenti di forte difficoltà.
“Le rilevazioni Istat dimostrano ciò che non ci stanchiamo di ripetere da tempo: un intervento che imprima un cambiamento sostanziale e decisivo nei meccanismi del sistema economico non è più rinviabile. Il Paese e i cittadini hanno assoluta necessità di essere coinvolti in una nuova fase di crescita equilibrata e sostenibile” – dichiara Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori Nazionale.