L’approvazione dell’emendamento al dl Semplificazioni che dispone l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti è una notizia positiva per i consumatori. In un quadro normativo europeo che sotto questo aspetto si presenta ancora disomogeneo, l’Italia è sicuramente all’avanguardia, tanto che di recente sono stati adottati in via sperimentale decreti per l’obbligo di indicazione di origine per pasta, riso, latte e latticini, derivati del pomodoro e sughi pronti; ora il vincolo viene esteso anche a carne bovina e di pollo (e derivati), frutta, verdura, pesce, uova, miele e olio extravergine di oliva.
Come Federconsumatori ci battiamo da anni per migliorare e incrementare le indicazioni obbligatorie da inserire in etichetta e abbiamo la presunzione di pensare di aver avuto un peso nel compimento di questo passo in avanti. L’approvazione dell’emendamento, comunque, è solo una tappa di un percorso ancora lungo che ci auguriamo possa portare quanto prima al raggiungimento della completa trasparenza.
Purtroppo fino ad ora la normativa comunitaria in questo ambito ha registrato notevoli ritardi di applicazione e non si è dimostrata adeguata al contesto, costringendo di fatto i singoli Paesi membri a procedere per decreti nazionali. Proprio per questo esortiamo i parlamentari italiani presenti negli organi comunitari a difendere la validità della normativa italiana, spingendo per estenderla il più possibile agli altri Stati membri, nonché a lavorare per estendere ulteriormente gli obblighi informativi a carico dei produttori.