Era il 19 gennaio 2019 quando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.P.R. n. 149/2018, “Regolamento recante modifiche al decreto del presidente della repubblica 7 settembre 2010, n. 178, in materia di registro pubblico delle opposizioni, con riguardo all’impiego della posta cartacea”.
Si tratta di un primo piccolo passo avanti, in quanto l'iscrizione al registro per la posta cartacea vieterà agli operatori di telemarketing di inviare la pubblicità al proprio indirizzo postale.
Manca ancora all’appello, però, l’estensione del blocco delle chiamate indesiderate a tutti i numeri riservati, cellulari compresi, nonostante la norma che rende possibile l’applicazione del registro delle opposizioni a tali numerazioni sia stata approvata dal Senato a dicembre del 2017.
Ad oggi la disciplina che consente di liberarsi dalle chiamate indesiderate sul cellulare rimane inattuata, dal momento che non è stato ancora approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico un Regolamento attuativo che disponga le modalità e i tempi di attuazione della legge. Regolamento che avrebbe dovuto essere pubblicato entro novanta giorni dal 4 febbraio 2018.
Inoltre rimane inattuato anche l’utilizzo del prefisso unico per i call center, ossia il prefisso che consente ai cittadini di individuare le telefonate finalizzate a pubblicità, vendita e comunicazione commerciale, che dovrebbe essere lo 0844. Per le telefonate finalizzate ad attività statistiche dovrebbe essere invece lo 0843.
A distanza di oltre un anno i cittadini aspettano ancora l’applicazione di questa delicata normativa, nel mentre continuano ad essere disturbati da insistenti operatori telefonici che chiamano ad ogni ora.
Non esiste alcuna giustificazione questi ritardi, per questo rivolgiamo al Ministero dello Sviluppo Economico un appello affinché sblocchi al più presto questo provvedimento, nel rispetto della privacy dei cittadini.