Alla lunga lista di dati negativi sull’andamento dell’economia italiana se ne aggiungono oggi di nuovi: l’Istat ha infatti rivisto al ribasso la stima preliminare del PIL, che si attesta al +0,9% per l’anno 2018, in netto rallentamento rispetto al +1,6% del 2017.
A ciò si aggiungono i dati relativi all’incremento del debito pubblico italiano salito al +132,1%: il livello più alto mai raggiunto.
Non c’è bisogno di commentare dati che parlano da soli, rivelando una situazione di grave allarme circa la tenuta economica del Paese.
“Altro che boom economico! È ora di prendere atto di una situazione che peggiora di giorno in giorno, determinando gravi conseguenze per le famiglie.” – afferma Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori. – “Per questo chiediamo al Governo e all’intero Parlamento di prendere provvedimenti immediati per restituire al Paese nuove prospettive di crescita.”
Il primo passo in questa direzione è stanziare gli opportuni fondi da destinare alla ricerca, allo sviluppo e alla modernizzazione delle infrastrutture: è impensabile credere di rimettere in moto l’economia solo attraverso misure assistenziali, non sono sufficienti.
Per aiutare concretamente le famiglie e il Paese bisogna avviare misure finalizzate a creare nuova occupazione e gettare basi stabili per la ripresa economica, a partire da una reale riforma fiscale con al centro una riduzione sul lavoro dipendente e sulle pensioni.