Siamo fortemente allarmati dalle dichiarazioni del Presidente Foa che, nell’ambito del Festival della Tv a Dogliani ha dichiarato che: “Bisogna incrementare la presenza di giornalisti e opinionisti cattolici in RAI.”
Una affermazione che non può passare inosservata per la sua assurdità.
I giornalisti che lavorano per il Servizio Pubblico devono essere scelti sulla base della loro professionalità, competenza e obiettività. L’aspetto religioso, come quello ideologico, sono elementi del tutto estranei al ruolo che rivestono.
Ogni infiltrazione di parte è un pericoloso allarme in direzione della deformazione e dell’alterazione della corretta informazione.
Dal 1973 la RAI dà espressione al pluralismo religioso: esistono spazi appositi dedicati alle diverse confessioni religiose, non vediamo perché nei programmi tradizionali debba essere inserito un punto di vista parziale in tal senso.
Come contestiamo il servizio su Predappio trasmesso dal TG Regionale Emilia Romagna, contestiamo questa malsana trovata del Presidente Foa, che ci auguriamo non trovi alcun seguito. In caso contrario saremo pronti ad intervenire con ogni mezzo per garantire il diritto dei cittadini a una informazione corretta ed imparziale.