L’Istat rivela oggi un andamento piuttosto statico dell’occupazione, segno evidente che le misure intraprese per il rilancio del mercato del lavoro non sono efficaci come sperato.
Il tasso di disoccupazione ad aprile si attesta al 10,2%, stesso livello di marzo. Sale, invece, la disoccupazione giovanile, attestandosi al 31,4% (+0,8 punti rispetto al mese precedente).
Si tratta di percentuali ancora elevate, molto lontane dai livelli pre-crisi (nel 2008 la disoccupazione si attestava al 6,7%).
È evidente come tale andamento testimoni il perdurare di forti incertezze nel settore occupazionale, richiamando la necessità di interventi di rilancio, che non si possono limitare a misure di carattere assistenziale quali il reddito di cittadinanza.
Per rimettere in moto il settore occupazionale è necessario avviare un piano straordinario che stanzi congrui investimenti per la crescita, lo sviluppo tecnologico, la ricerca, la modernizzazione delle infrastrutture.
Grazie a tali interventi si potrà dare una spinta decisiva all’economia, gettando così le basi per rilanciare la crescita in termini stabili e duraturi.
È fondamentale, inoltre, fornire nuovo impulso al mercato del lavoro, ripensandolo all’insegna della stabilità e della qualità