La prima puntata del programma Realiti è stata una débâcle da ogni punto di vista.
Nella puntata un giovane cantante neomelodico ha offeso la memoria di Falcone e Borsellino, attraverso una uscita infelice, superficiale e dai toni mafiosi.
La Rai ha annunciato oggi, inoltre, che sarà aperta un'inchiesta sul caso delle minacce ricevute dal consigliere della Regione Campania Francesco Emilio Borrelli in un video condiviso su Facebook da un cantante neomelodico siciliano apparso in un video all’interno del programma di Rai 2 condotto da Enrico Lucci.
Volutamente non facciamo i nomi dei due soggetti, perché a nostro avviso non meritano alcuna forma di pubblicità gratuita.
Si tratta di episodi inaccettabili, che richiamano ancora una volta l’attenzione sulle funzioni e sul ruolo di quello che dovrebbe essere un servizio pubblico e che spesso si riduce ad essere la mal riuscita imitazione dei più bassi programmi che puntano solo all’audience.
Dalla Rai i cittadini si aspettano la qualità. Non pagano certo il canone per veder insultare la memoria di eroici magistrati che hanno combattuto la mafia, né per assistere alle minacce nei confronti di un Consigliere.
Questo non vuol dire controllo o censura, vuol dire solo cercare di promuovere, attraverso il servizio pubblico, la cultura, l’accoglienza, la cooperazione, non certo inneggiare all’odio, minacciare persone, mostrare disprezzo per chi ha fatto la storia del nostro Paese.
Come Associazione che rappresenta gli interessi dei cittadini vigileremo affinché episodi simili non si ripetano ed invitiamo i cittadini a segnalarci ogni episodio a loro avviso inappropriato.