Non è bastata la richiesta rivolta dalla Federconsumatori al MISE, non è bastato nemmeno estendere tale richiesta da parte del CNCU e di tutte le Associazioni dei Consumatori: il Ministero ancora non ha preso minimamente in considerazione il fatto che nella vicenda Mercatone Uno non sono coinvolti solo i lavoratori, per i quali giustamente sta disponendo le dovute tutele, ma sono coinvolti anche migliaia di cittadini.
Persone che hanno versato acconti, oppure hanno pagato integralmente dei beni senza mai riceverli. Persone che non hanno alcun ruolo né colpa nella crisi aziendale e proprio per questo non possono pagarne le conseguenze. Anche per loro è necessario ed urgente predisporre delle misure tese a garantirne i diritti.
Per questo ci troviamo a sollecitare, per l’ennesima volta, il Ministero affinché predisponga un incontro dedicato ai clienti, aprendosi ad una discussione sulle procedure di rimborso o di garanzia della consegna delle merci acquistate.
“Non ascoltare la voce dei cittadini significherebbe tradire le numerose promesse fatte in campagna elettorale, mostrando così il volto di un Governo quanto mai lontano e sordo alle esigenze dei consumatori.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.