È arrivata senza preavviso, nel processo a carico dei vertici di Banca Popolare di Vicenza, la domanda di astensione del Presidente del Collegio giudicante Dott. Miazzi, presentata al Presidente del Tribunale che l’ha prontamente accolta, disponendo la nomina della Dott.ssa Deborah De Stefano quale nuovo Presidente.
I tempi indicati dallo stesso Miazzi in precedenza per la sentenza, prevista per la fine del 2020, rischiano ora di saltare, per via della necessaria ricalendarizzazione imposta dalle sostituzioni nel Collegio, rendendo sempre più concreta la possibilità di una prescrizione, che anche un’eventuale sentenza di condanna di primo grado potrebbe non evitare.
L’incompatibilità è scaturita dalla posizione della sorella del Dott. Miazzi, Avvocato Maria Luisa Miazzi Socio Fondatore dello studio legale padovano, Miazzi Cester Rossi, specializzato in diritto del lavoro, di cui Emanuele Sorato, uno degli imputati per il crack della banca iberica, è cliente.
Sorato, già Amministratore Delegato e Direttore Generale di BPVI, ha visto stralciata la propria posizione dall'attuale processo, ma è evidente come il suo ruolo nella vicenda e la sua posizione influiscano anche sul procedimento principale.
Federconsumatori apprezza la scelta del Presidente del Tribunale di procedere all'immediata nomina di un sostituto ma è altresì necessario che il nuovo Collegio opti per la riassunzione di tutti i mezzi istruttori sin qui raccolti sotto la direzione del Dott. Miazzi. Se così non fosse e non venisse disposta la riassunzione di tutti i mezzi istruttori, principalmente testimonianze, il processo vedrebbe azzerato il lavoro sin qui svolto dall'apertura del dibattimento, con un allungamento dei tempi processuali tale da rendere estremamente probabile, se non addirittura inevitabile, la prescrizione di tutti i reati contestati ai vertici di BPVI.
Si tratterebbe dell’ennesima beffa per i risparmiatori, che ci auguriamo venga evitata con ogni mezzo.