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Studi medici e ricerche confermano che, per combattere la sedentarietà e promuovere un corretto stile di vita è indispensabile svolgere abitualmente attività sportive.

Praticare attività fisica con regolarità, infatti, promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva, funzionali al raggiungimento di uno sviluppo armonico.

I costi per praticare attività sportive risulta, però, spesso proibitivo per le famiglie, specialmente per quelle in difficoltà.

“I costi elevati rendono l’attività sportiva sempre più elitaria e riservata alle famiglie più abbienti. Tutto ciò non farà altro che accrescere le disparità già esistenti in relazione agli stili di vita, a partire all’alimentazione, configurando una società sempre più sbilanciata e disuguale, anche sul piano della salute.” – sostiene Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi dei vari corsi (tra i quali ad es., nuoto, tennis, basket, calcio, etc.), prendendo in esame non solo i costi delle attività sportive per ragazzi (fino ai 14 anni), ma anche il costo del corredo e delle attrezzature necessarie per frequentare alcune attività sportive (quali divise, scarpe da ginnastica, etc.).

Dal monitoraggio emerge che le attività più costose sono il nuoto (760 Euro l’anno), la danza classica (690 Euro l’anno) e le arti marziali (600 Euro l’anno).

Dal punto di vista del costo del corredo necessario per praticare l’attività sportiva il più costoso è quello per il tennis (204 Euro) e per il calcio (195 Euro).

A tali importi vanno inoltre aggiunte le spese di iscrizione che, a seconda del centro sportivo scelto, possono variare mediamente dai 30 ai 100 Euro.

Lo sport più economico si conferma, anche quest’anno, il basket, il cui costo ammonta a 572 Euro annui, di cui 470 Euro per il corso, 102 Euro per l’attrezzatura, a cui si aggiungono i costi di iscrizione.

Per quanto riguarda il confronto con lo scorso anno emerge che aumentano in misura maggiore soprattutto i costi dei corsi meno costosi (pallavolo, arti marziali, basket). In relazione ai costi del corredo, invece, mentre segnano una diminuzione i costi dei prodotti necessari per praticare nuoto e danza classica (rispettivamente del -4% e del -5%), aumentano invece i costi di abbigliamento e attrezzatura per pallavolo (+14%), basket (+7%) e arti marziali (+10%).

È utile ricordare che, per quanto riguarda i costi sostenuti dalle famiglie per le attività sportive dei propri figli, nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, presso associazioni sportive e impianti sportivi. L’importo massimo detraibile è pari a 210 Euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.

Inoltre, per permettere ai propri figli di praticare attività sportive senza affrontare costi eccessivi, ricordiamo ai genitori che molte scuole e/o parrocchie organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticate da centri sportivi e palestre, inoltre esistono anche impianti comunali. Presso tali centri è possibile risparmiare anche oltre il 40% rispetto ai costi riportati in tabella.

 

Di seguito la tabella con i costi delle attività sportive in dettaglio.

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