L’Istat registra, ad Aprile, un tasso di inflazione al +0,1% su base mensile e una variazione tendenziale nulla.
“L’azzeramento dell’inflazione – riporta l’Istituto di statistica – è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei beni energetici, che amplificano la loro flessione sia nella componente regolamentata (da -9,4% a -13,9%) sia in quella non regolamentata (da -2,7% a -7,6%); questa dinamica è solo in parte compensata dall’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari (da +1,1% a +2,8%) e, in misura minore, dalla riduzione della flessione dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni (da -2,6% a -1,3%).”
Affermazione che testimonia, anche se in maniera timida e marginare, il forte aumento dei prezzi dei beni alimentari denunciato più volte da Federconsumatori. L’incremento registrato dal nostro Osservatorio riguarda anche i prodotti per l’igiene e per la cura della persona, nonché i detergenti per la casa.
Aumenti confermati nel dettaglio dall’Istat, anche se in forma sottostimata a nostro avviso: l’Istituto riporta, infatti, che “i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano in modo marcato da +1,0% a +2,6%, mentre la crescita di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto passa da +0,6% a +0,8%.”
Dai nostri dati e dalle denunce che continuamente riceviamo dagli utenti emerge, invece, un rincaro molto più marcato dei bei alimentari e per la cura della casa e della persona, che hanno subito ritocchi aumenti che arrivano anche a segnare quota +35% rispetto ai normali prezzi applicati in questa stagione.
Da Nord a Sud la situazione non cambia, nei piccoli esercizi come presso la grande distribuzione.
“Questa situazione non fa altro che aggravare la situazione di forte difficoltà in cui si trovano molte famiglie a causa dell’emergenza Covid-19. Persone che hanno perso il lavoro, che si trovano in cassa integrazione, che non riescono a far fronte alle spese quotidiane.” – afferma Emilio Viafora, presidente Federconsumatori. – “Di fronte a tale emergenza bisogna rispondere con fermezza e decisione, adottando misure adeguate a contrastare l’emergenza povertà, assicurando una sopravvivenza dignitosa alle famiglie in difficoltà.”
Per fare ciò è urgente incrementare buoni spesa e forme di sostegno già disposte, estendendo la platea dei beneficiari e incrementando le risorse a disposizione. In questa fase è fondamentale e giusto sostenere le imprese, per consentire una ripartenza del settore produttivo e dei servizi, ma non si può e non si deve dimenticare le famiglie.