L’Istat rende noti i dati relativi alle vendite del commercio al dettaglio ad Aprile: -10,5% il dato complessivo. Tiene il settore alimentare, che segna un aumento del +0,6% e quello del commercio online, che segna un exploit del +27,1%.
Segno che le nostre abitudini di consumo sono cambiate radicalmente in occasione della pandemia. I cittadini hanno messo al bando tutti i consumi non alimentari, da un lato perché in larga parte impossibilitati ad effettuarli, dall’altra perché la fase di incertezza ha sicuramente indotto a rinunciare ai beni non ritenuti strettamente necessari e indispensabili, fatti salvi i consumi consolatori.
Alcuni beni appartenenti al settore non alimentare sono stati acquistati online: in vetta a tale classifica, dai dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, emerge che tali acquisti riguardano soprattutto accessori per il fitness, elettronica di consumo, prodotti per la casa e per la cura della persona.
“I dati riportati dall’Istituto di Statistica rivelano una situazione sicuramente ancora falsata dal lockdown, ma inizia ad apparire evidente come questa delicata fase che il Paese ha attraversato stia iniziando ad influire in maniera importante sulle abitudini di consumo degli italiani.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.
Una volta rotti gli indugi, i dubbi e le incertezze nei confronti del commercio online, complici le file e le attese per l’ingresso in molti negozi, sono molti i cittadini che continuano ad acquistare con tale modalità anche in questa fase, tanto che negozi, catene e gdo si sono riorganizzati per rispondere alla crescente domanda su tale versante.
Permane forte incertezza, inoltre, in alcuni settori, in primis quello dell’automobile, dell’arredamento e dell’abbigliamento, calzature.
È necessario, ora, affrontare la ripartenza con le dovute precauzioni e attenzioni, stanziando tempestivamente fondi e investimenti adeguati a sostenere l’impatto con le conseguenze dell’emergenza Covid-19 sul piano economico e sociale. Come affermato più volte, si rende indispensabile una accelerazione dei tempi relativamente all’erogazione dei bonus, delle agevolazioni e soprattutto dei pagamenti della cassa integrazione. Sono molti i cittadini che ancora attendono tali aiuti e si trovano in situazioni di estrema difficoltà. È fondamentale, inoltre, la disposizione di ulteriori sostegni, anche in vista delle decisioni assunte in ambito europeo.
La ripartenza è l’occasione per ridisegnare il profilo di un’Italia meno disuguale, iniqua, che sia in grado di dare opportunità di lavoro e di reddito anche e soprattutto a chi è stato messo in ginocchio da questa crisi.