Abbiamo chiesto, nelle scorse settimane, una proroga per la scadenza della presentazione delle domande di accesso al FIR perché, anche a causa dell’emergenza Covid-19, molte persone hanno avuto e stanno avendo difficoltà a presentare domanda.
Da questo punto di vista è particolarmente significativo il fatto che, pur avendo le banche fallite o in difficoltà 300 mila azionisti che avrebbero titolo ad accedere al FIR, alla data attuale sono meno di 90.000 le domande presentate sul portale CONSAP.
Il dato testimonia che meno di un terzo degli aventi diritto ha presentato finora la domanda, a testimonianza del fatto che non tutti hanno avuto modo e possibilità di farlo. Perciò, oltre a richiedere una proroga dei termini, la Federconsumatori apprende con soddisfazione che ci sono tanti altri soggetti che si stanno muovendo in questa direzione.
Per fugare ogni dubbio, è utile precisare che, per quanto ci riguarda, la proroga non può significare un ritardo nell’esame delle domande pervenute entro il 18 giugno. Come è del tutto ovvio, le domande giunte dopo quella data saranno valutate successivamente, ma in ogni caso bisogna garantire a tutti gli aventi diritto di avanzare le proprie rivendicazioni.
È possibile e legittimo trovare un giusto equilibrio tra chi ha presentato le domande entro il 18 giugno e coloro i quali, per ragioni soggettive o per le condizioni oggettive che si sono determinate a causa della pandemia, non sono riusciti a presentare la domanda entro il termine iniziale previsto.
A prevalere deve essere sempre un interesse generale e la garanzia che a tutti venga offerta l’opportunità di accesso al fondo.
Naturalmente ricordiamo che le sedi della Federconsumatori sono a disposizione dei cittadini che avessero bisogno di assistenza per la presentazione della domanda.