Le dichiarazioni rilasciate ieri dal ministro Franceschini in tema di concerti annullati hanno rassicurato molti cittadini che si erano rivolti a noi indignati dalla proposta di voucher per eventi alternativi da spendere entro l’anno.
“È evidente che la ratio della norma è che il voucher valga solo per un concerto dello stesso artista e che se questo non si terrà lo spettatore avrà diritto al rimborso. Il Parlamento credo potrà intervenire in conversione per togliere ogni dubbio interpretativo sulla norma''. – queste le parole del ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, interpellato dai giornalisti in merito alla protesta di Paul McCartney sul tema del rimborso dei voucher.
Un intervento invocato da tempo, che è giunto finalmente, dopo le affermazioni che Paul McCartney ha affidato ieri alla sua pagina Facebook.
Ora gli organizzatori, all’indomani del chiarimento del ministro, non hanno più alibi: devono procedere a rimborsare i cittadini al più presto.
Ci auguriamo che tale chiarimento avvenga al più presto in sede di conversione e che tale logica, come sosteniamo da sempre, venga applicata non solo agli eventi ed ai concerti, ma anche ai viaggi, come caldeggiato dall’UE.
Monitoreremo attentamente l’iter della legge di conversione e, in caso di ambiguità o incertezze, siamo pronti a proseguire la strada dell’iniziativa legale per tutelare i cittadini coinvolti fino a quando non otterranno il rimborso.