Prosegue l’impegno dell’IVASS nel “risveglio” delle polizze dormienti.
Nella lettera al mercato inviata oggi, l’Istituto offre alle compagnie assicurative, anche per il 2020, il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati italiani e i dati sui decessi disponibili presso l’Anagrafe Tributaria. Questo agevolerà la ricerca delle polizze non riscosse, al fine di individuare i beneficiari e contattarli per farli rientrare in possesso di quanto gli spetta.
Il nuovo incrocio, rende noto l’IVASS, interessa anche le polizze infortuni che assicurino un capitale in caso di decesso per infortunio.
Un vero e proprio “tesoretto” nascosto quello delle polizze dormienti: in Italia sono già state “risvegliate” 240 mila polizze, per un valore di circa 4 miliardi di Euro.
IVASS, ma anche Federconsumatori, sono attive da anni in tale operazione, attraverso campagne di informazione, tutela e assistenza: l’obiettivo è quello di per scongiurare il rischio che i beneficiari, dopo 10 anni, perdano il diritto alla riscossione e l’importo confluisca in un fondo del Ministero delle Finanze.
“Ci auguriamo che vengano rintracciati tutti coloro che hanno diritto a riscuotere questi importi, spesso significativi, soprattutto in un momento delicato come quello che le famiglie e il Paese stanno attraversando.” – Afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori – “Allo stesso tempo ci auguriamo che Poste attui una operazione simile per rintracciare le polizze che fanno capo all’azienda.”
Inoltre è necessario che il MEF predisponga una campagna capillare informare i cittadini sull’esistenza di tali polizze e sulle modalità di riscossione.
In tal senso ricordiamo che, chi rinvenisse una polizza propria o di un parente deceduto deve immediatamente chiederne la liquidazione alla compagnia emittente.
Se qualcuno avesse dubbi in merito alla possibile sottoscrizione di una polizza da parte di un parente deceduto può rivolgersi alle sedi della Federconsumatori per la necessaria assistenza.