Dopo il lungo click day di ieri, tra difficoltà, disagi e lunghe attese, molti cittadini hanno avuto accesso al declamato bonus mobilità.
Sono in tanti, però, ad esser rimasti a bocca asciutta, non a causa di una loro disattenzione o dimenticanza, ma per colpa del negato accesso con le credenziali Spid di Poste Italiane.
Moltissimi cittadini fino a stamattina ci hanno segnalato il disservizio: alcuni esasperati hanno rinunciato, altri hanno tentato senza successo fino all’ultimo. In pochi sono riusciti ad accedere con lo Spid fornito da Poste.
Intanto in mattinata, come è noto, sono esauriti i fondi a disposizione. Il Ministro Costa ha assicurato che: “Tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati”. Il ministero, secondo quanto si apprende, sta appostando altri fondi ad hoc in Legge di Stabilità.
Un’operazione che, però, a nostro avviso, non tutela chi ha tentato di effettuare il login senza successo, a causa di un disservizio tecnico, per ottenere un buono da spendere per la mobilità sostenibile.
Per questo stamattina abbiamo inviato a Poste Italiane e al Ministro dell’Ambiente una diffida tesa ad eliminare ogni comportamento discriminatorio nei confronti degli utenti che, a causa del disservizio con le credenziali Spid di Poste o di altri problemi di natura tecnica imputabili al portale, pur tentando di presentare richiesta nei termini adeguati, non hanno potuto ottenere il bonus.
“Quello che riteniamo più ingiusto e, francamente, reputiamo una inutile complicazione, è proprio la folle corsa all’accaparramento dei bonus. – afferma Emilio Viafora, presidente Federconsumatori. – Se davvero il Governo vuole incentivare la mobilità sostenibile sarebbe più utile ed efficace disporre un sistema di agevolazione che permetta a tutti gli aventi diritto, per l’intero 2020, di usufruirne al momento dell’acquisto o richiederne successivamente il rimborso.”