Prosegue la lunga serie di condanne dell’A.C.F. (arbitro per le controversie finanziarie) nei confronti della Banca Popolare di Bari per aver indotto i risparmiatori all’acquisto di titoli azionari della banca di cui erano correntisti.
Ancora una volta, nel mirino dell’A.C.F. sono l’incompletezza e la superficialità delle informazioni fornite ai risparmiatori in fase di acquisto dei titoli azionari, in particolare per quanto riguarda i rischi legati alle azioni illiquide non quotate, nonché l’assoluta noncuranza e spregiudicatezza con cui tali azioni venivano proposte ai clienti senza verificare che le operazioni fossero adeguate e appropriate per gli acquirenti.
Recentemente sono stati riconosciuti altri risarcimenti per 5 risparmiatori che si erano rivolti alla Federconsumatori di Bari per denunciare la condotta scorretta dell’istituto, per un totale di oltre 205 mila euro.
Sono ormai più di un centinaio le risoluzioni dell’A.C.F. a favore dei risparmiatori truffati dalla Banca Popolare di Bari: persone che in molti casi hanno visto andare in fumo i risparmi di una vita.
Un susseguirsi di vittorie che incoraggia i risparmiatori truffati a non arrendersi e a rivolgersi a noi per ottenere giustizia, a maggior ragione dal momento che i vertici aziendali della BPB continuano a fare “orecchie da mercante” pur in presenza delle condanne subite nelle opportune sedi giudiziarie.
Oltre a proseguire nella tutela dei diritti dei risparmiatori truffati, Federconsumatori si è costituita parte civile nel processo contro i vertici di Banca Popolare di Bari per la mancata trasparenza e la cattiva gestione dell’istituto.
“Il nostro impegno proseguirà fino a quando non saranno previste forme di indennizzo per tutti i risparmiatori coinvolti, azionisti e obbligazionisti.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.