“Acqua, luce e gas: bonus automatico per 2,6 milioni di famiglie in disagio economico, ottenendo l’Isee”. Così esordisce la nota odierna dell’Arera in merito alla controversa vicenda dell’automatismo dei bonus sociali che molti cittadini attendono dal 1 gennaio di quest’anno.
L’8 gennaio è intervenuto il Garante della Privacy, mettendo in stand by tale operazione: da allora le famiglie non hanno più avuto alcuna notizia. Oggi Arera sembrerebbe aver risolto la vicenda disponendo che le famiglie in situazione di disagio economico dovranno compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per accedere al bonus. Addio, quindi, al tanto declamato automatismo!
Anche per il bonus elettrico spettante alle famiglie con un componente in stato di disagio fisico si dovrà continuare a presentare la richiesta presso Comuni o Caf abilitati.
Norme specifiche riguardano, poi, le forniture centralizzate.
Una soluzione, quella adottata dall’Autorità, a nostro avviso incompleta e non del tutto in linea con le richieste del Garante in relazione alla tutela della privacy degli utenti.
Nota positiva, in tale contesto, l’accoglimento della nostra richiesta imprescindibile circa la retroattività del bonus dal 1 gennaio 2021, in modo che i cittadini non perdano nemmeno 1 centesimo degli sconti a cui hanno diritto.
Una misura che, seppure parziale, accogliamo positivamente in quanto fornisce una risposta alle famiglie in situazione di povertà energetica, al contrario di quanto sta avvenendo con l’ulteriore proroga del mercato tutelato fino al 2023: all’indomani di tale data non si sa ancora cosa succederà a chi non avrà effettuato la propria scelta sul mercato libero, né quali saranno le modalità di assegnazione del fornitore tramite procedura concorsuale, né tantomeno se saranno adottate misure di tutela per i nuclei più vulnerabili.