Ammonta ad oltre 4milioni e 500mila euro la multa emessa dal Garante per la Privacy nei confronti di Fastweb in relazione alle condotte aggressive messe in atto da parte dell’azienda per promuovere i propri prodotti e servizi. È stato riscontrato che il gestore ha illecitamente trattato i dati personali di milioni di utenti, raggiunti da chiamate promozionali indesiderate. Il problema del telemarketing molesto, purtroppo, si dimostra ancora diffuso nel settore delle telecomunicazioni, tanto che la sanzione a Fastweb si aggiunge ai recenti provvedimenti emessi proprio dal Garante nei confronti di Tim, Wind Tre, Iliad Italia e Vodafone per condotte analoghe.
A tale proposito ricordiamo che proprio nelle prossime settimane dovrebbe concludersi l’iter di approvazione del Regolamento Applicativo che disciplinerà il nuovo Registro delle Opposizioni, di cui tuttavia abbiamo già evidenziato alcune criticità legate in particolare alla cancellazione dei consensi rilasciati dall’utente al trattamento dei propri dati per finalità commerciali. Considerando che il Regolamento verrà sottoposto anche alla consultazione delle Associazioni dei Consumatori proporremo, al momento opportuno, tutte le modifiche necessarie a tutelare adeguatamente i diritti degli utenti e di cui le condotte come quella appena sanzionata dal Garante dimostrano la assoluta necessità. Da troppi anni il telemarketing selvaggio costituisce una vera e propria piaga, difficile da contrastare e nei confronti della quale servono strumenti efficaci: in base al testo del Regolamento, il nuovo Registro delle Opposizioni rischia, nonostante l’estensione del registro anche alle numerazioni non inserite negli elenchi telefonici pubblici e alla telefonia mobile, di porre ostacoli pratici non di poco conto per l’utente e di rivelarsi quindi troppo morbido e non pienamente utile ai fini della tutela del consumatore.